di Marta Staulo

Garrincha era il soprannome di una stella 60’s della nazionale di calcio brasiliana, dalla vita triste e dalla salute cagionevole. Un soprannome guadagnato ad onore del suo fisico gracile perché garrincha, in brasiliano, significa “uccellino”.

Gli uccellini – da cui il logo della label – si sa, cinguettano con versetti sbilenchi che danno impronta al genere pop che l’etichetta bolognese maggiormente rappresenta in Italia.
Un approccio sognante e dissacrante con cui Garrincha Dischi è riuscita in pochi anni a creare un’estetica in grado di celebrare l’eterna adolescenza, dolce e tagliente, il limbo politico e le cantonate in amore, il tutto in una vortice di polaroid, cartoline scritte a mano e foglie d’autunno, dove puntuale ti si scaricano le pile del walkman.

Questa atmosfera di arcobaleno e disincanto, seppur acidulata da astio e sudore teenager, sbarcherà a Firenze sabato 12 settembre all’Anfiteatro delle Cascine (ingresso 10€) dove, armata di spara-coriandoli, si materializzerá come un ologramma stereofonico nel Garrincha Loves Firenze, ultima data del festival itinerante dell’etichetta e dichiarazione d’amore alla città.
Una reunion di famiglia delle migliori band della label capeggiata da Lo Stato Sociale, band dall’elettro-pop urticante nata nel 2009 dall’iniziativa di tre dj di Radiocittà Fujiko di Bologna che diviene quintetto nel 2011. Reduci dall’ultimo Concerto del Primo Maggio, pubblicano a giugno il loro secondo album L’Italia peggiore, nella classifica dei dischi italiani più venduti dell’anno.
A far da sfondo ai componenti che si metteranno in gioco cantando a turno, effetti esplosivi e scenografie di totem luminosi.

I Camillas

Tra le band di punta si annoverano I Camillas, duo marchigiano polistrumentista di pop-apocalittico, che in molti hanno apprezzato alle finali di Italia’s Got Talent.
Recenti sono le svolte su carta ispirate dallo scrittore pulp Aldo Nove, che li metterà in contatto con l’autore letterario Giuseppe Genna, grazie al quale butteranno giù il romanzo La Rivolta dello Zuccherificio (Il Saggiatore, 2015).
Zagor e Ruben Camillas, sono in procinto di registrare l’album Tennis d’amor, contenitore di brani come Cuscini, Il Codice e Il postino, ma piace anche ricordarli per la loro liason con i fidanzatini psycho-synth d’Oltrarno, Gioacchino Turù & Vanessa V., nel collettivo Il Pacchetto di Plastica, band simpatiche che amano suonare in giro insieme.

E come Gioacchino Turù, sono di Ivrea L’Orso, formazione dalla semplicità color pastello a cera, cara ai deboli di cuore che, sul palco con l’ultimo album Ho messo la sveglia per la rivoluzione, ci traghetterà dall’indie-folk d’esordio verso sonorità decisamente più ritmiche.

È invece da un incontro assiale Viareggio-Palermo che nel 2011 prende vita la quarta band, il duo La Rappresentante di Lista. Veronica e Dario approdano dal teatro e scrivono canzoni a quattro mani, in parole e melodie.

Le quattro formazioni si esibiranno intercalate ai cambi palco dal Garrincha Soundsystem, in un festival di band dai nomi che ti viene voglia di scriverli sul banco con l’Uniposca e citarne i testi nella Smemoranda della compagna di banco, mentre fai finta di essere distratta quando ti stanno per interrogare.

Inizio live ore 19.00

L’ordine di esibizione delle band sarà:
La rappresentante di lista
I Camillas
L’orso
Lo stato sociale