di Valentina Messina

Le cuffiette del mio iphone formano un tutt’uno con il mio padiglione auricolare. Ciò che mi manca è il dono dell’ascolto. Parlo e scrivo, ma ascoltare mi riesce poco e male. Il mio costante pensiero è astrarmi dai rumori cittadini, immergendomi completamente nella musica.
E se, per una volta, la musica non fosse nella mia playlist ma alla stazione dell’autobus. Dal vivo?
Discografie, filmografie e bibliografie chilometriche parlano costantemente di nonluoghi (vedi Marc Augè). Di arrivi e di partenze, di abbracci e addii, di ansie del pendolare, di preoccupazioni del fuorisede, della fenomenologia del viaggiatore, insomma. Noi vi parleremo di Fono arrivi e Fono Partenze.

FonoArrivi, FonoPartenze è l’evento che si terrà venerdì alle 19:00 all’Autostazione degli autobus in via Santa Caterina da Siena, dove potrete ascoltare i Piaceri Proletari.
Ma chi sono i Piaceri Proletari? Quando si sono formati? Da dove vengono, cosa cercano, ma soprattutto vorranno dei fiorini al loro passaggio?
Non lo so. So solo che al completo sono in cinque: Giulio Bracaloni – voce,chitarra, Matteo Torretti – voce,mandolino, Maurizio Costantini – contrabbasso, Valerio Mazzoni – tromba e flicorno, Simone Morgantini – sassofono e clarinetto, e si muovono a ritmo di “swing cantato in italiano influenzato dal folk americano in salsa di balera romagnola”.
“No, un si vole soldi, un si vole soldi” dicono alla gente a fine concerto in ogni video che sto studiando attentamente su Youtube.
FonoArrivi, FonoPartenze è l’ennesimo tassello della loro tournée fatta di sottoscala, spartitraffico, cavalcavia, uffici postali, fermate della tramvia, lavanderie a gettoni, ma anche garage sotterranei, sale d’aspetto di ogni tipo, autogrill, stazioni ferroviarie, benzinai, treni, autobus, metropolitane, ascensori, sottoponti, argini di fiumi, discariche.

Perché? Cosa hanno in comune questi posti?
“Secondo la definizione di Marc Augè sono tutti Non-Luoghi. Noi dalla nostra abbiamo deciso di fare una serie di concerti estemporanei in questi posti dove non c’è mai un reale motivo per andare e anche quando c’è ci piacerebbe essere altrove”.
Una musica “raccattata” dalla quale non si può fare a meno di farsi coinvolgere, i Piaceri Proletari vogliono anche dare un senso a questi spazi urbani dove sembra di passare momenti di non vita, dove si perde tempo e ci si annoia, dove ci si incontra e scontra in un tempo frettolosamente consumato nell’anonimato.

Al termine del concerto, ci sarà Coqò Djette, selecter nata nel Sud Italia e residente su un aereo in continua spola tra la Toscana e il Belgio. Occhio alla sua fonovaligia – comprata a un mercatino dell’usato arabo di Les Marolles, a Bruxelles, ci assicura – dalla quale tirerà fuori i suoni 45 giri: è da lì che nasce la magia.
Il vero piacere – proletario o no – sarebbe trovarli più spesso in giro per Firenze.

Piaceri Proletari: Sito Facebook Evento
Coqò Dj: Soundcloud