Voglio raccontare una storia bellissima, che inizia molto tempo fa e prosegue oggi nella nostra Firenze, in Oltrarno, in via Bartolini 4. A questo indirizzo, un grande cancello in ferro lascia intravedere un mondo fatato. Situato in fondo a un incantevole giardino storico, c’è una piccola industria artigiana perfettamente funzionante dove sembra regnare il silenzio, interrotto solo dalla musica degli antichi telai.

È la sede dell’Antico Setificio Fiorentino in cui artigiane tessitrici tessono stoffe di tradizione fiorentina su dodici telai: sei a mano del Settecento e sei meccanici dell’Ottocento. Come da tradizione, la loro formazione avviene in bottega dove si tramanda un sapere inestimabile. E così l’Antico Setificio Fiorentino è oggi uno degli ultimi laboratori in grado di produrre seta artigianale. Basti pensare che tra i suoi telai, manuali e semi meccanici, ce n’è anche uno disegnato da Leonardo da Vinci. Fondato nel 1786, raccoglie l’eredità di quest’antica arte, tramandandola e trasformandola in un’eccellenza mondiale riconosciuta in tutto il mondo.

Attraverso la Via della seta, il materiale viaggiava dalla Cina fino al Mediterraneo, a Venezia, dove i carichi venivano subito mandati a Firenze. Ottomila chilometri di storia attraverso un itinerario complesso e ramificato fatto di strade, fiumi e mari. Fu così che nel XII secolo, alcuni viaggiatori, probabilmente missionari cattolici, portarono a Firenze il baco da seta e i suoi magnifici tessuti. Anche se leggenda narra che fu una principessa orientale, sposa in Europa, a portare in dote, oltre ai tessuti, anche il baco. In Toscana la seta diventò a poco a poco inestimabile risorsa di lavoro, ricchezza e arte. Fonte di prestigio per la città e per i suoi mercanti, l’Arte della seta fiorentina raggiunse il massimo dell’importanza sotto i Medici.

L’Antico Setificio è oggi un autentico gioiello che pochi conoscono, che parla di bellezza ed eleganza al mondo intero, e ha tutte le carte in regola per rappresentare Firenze. È una fabbrica dove telai, tessuti e macchinari, insieme al lavoro dell’uomo, esaltano la maestria artigianale. La preparazione avviene su macchine antiche senza alcun trattamento chimico o fissaggio, permettendo di lavorare con un filo perfettamente sano e non danneggiato a ritmo lento. Il risultato è la creazione di stoffe uniche nei colori e nella qualità, dall’elevata resistenza, e una sensazione al tatto inimitabile.

Il Setificio Fiorentino è dunque custode di un sapere antico, di un lavoro unico che viene tramandato con lentezza, di un filo che continua a essere teso e che, nonostante i secoli, non accenna minimamente a spezzarsi. Nel 2010 l’acquisizione dell’Antico Setificio Fiorentino dall’azienda di moda Stefano Ricci S.p.A. ha assicurato il suo futuro e la continuazione della tradizione artigiana in mani fiorentine, «portandolo oggi a una seconda rinascita, offrendo le sue stoffe pregiate e uniche a una sempre più vasta clientela dai gusti raffinati e rilanciando nel mondo l’interesse per questo storico laboratorio artigianale»

I disegni delle stoffe vengono gelosamente custoditi nell’archivio storico e, oltre a quelli già in produzione, ne possono essere riprodotti altri su richiesta del cliente. Passamanerie e stoffe sono acquistabili nella storica sala vendita, oppure ordinabili su misura.

Quando ero piccola passavo davanti a questo cancello e immaginavo cosa potesse nascondere, e mia nonna mi raccontava storie di antichi tesori che venivano prodotti all’interno, cose così preziose e uniche da essere consegnate in tutto il mondo, nei castelli delle principesse, nei saloni reali, nelle case aristocratiche, e nelle regge. E poi, la bellezza di scoprire da grande che la realtà non è così diversa da quei ricordi…

 

di Eleonora Ceccarelli