Se mi chiedessero:Ma tu a quanto vai?”. “Vado a 6 battute al minuto”. Praticamente un bradipo anziano di fronte a una tastiera. Il rapporto tra la mia capacità di generare testo per questa rubrica e le battute a disposizione, rende evidente che vado pianissimo. Quattro ore per immaginare poche righe, buttarle giù, rileggerle, stamparle e rileggerle su carta. Se aveva ragione Vladimir Nabokov (Quel che si scrive con fatica, si legge con facilità) almeno sarà stato un tempo utile.

I responsabili della rete “Italia che cambia” hanno calcolato che quattro ore corrispondono più o meno all’ 1% di un mese: una quantità di tempo residuale ma che può fare la differenza se più persone decidessero di impiegarla per un obiettivo comune. Per questo hanno lanciato la campagna dell’1% chiedendo a ciascuno di portare un piccolo contributo capace di rafforzare la rete di cittadini, famiglie, associazioni e imprese che stanno già facendo qualcosa per cambiare l’Italia, avendo scelto uno stile di vita, di lavoro e produzione più sostenibile. Martedì 21 giugno alcuni di loro saranno ad Impact Hub Firenze per immaginare come una minoranza di persone può comunque fare qualcosa di grande. Se avete tempo: www.italiachecambia.org.