Stasera avrà inizio la quinta edizione del Prato Film Festival che, dal suo esordio nel 2013, attraverso la direzione artistica del regista pugliese Romeo Conte, rende omaggio alla commedia e a due grandi sceneggiatori toscani del genere, Piero de Bernardi e Leo Benvenuti.

Il Festival, che ha da sempre il sostegno dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato, ottiene da quest’anno il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, come riconoscimento alla sua crescita costante, nonostante la sua breve storia.

Rispetto agli anni passati, sono tantissime le novità. Oltre a dare spazio alla storia della città di Prato, verrà gettato uno sguardo sulla Prato odierna e sul suo rapporto con il mondo cinematografico attuale, tramite le due rassegne in concorso: “Short Tuscany” che avrà luogo stasera alle 19:15, composta da nove cortometraggi di autori toscani, e la piccola sezione “Made in China”, di domani, che offrirà una panoramica sul cinema prodotto in Cina. Come ha voluto sottolineare Conte, tutti i film cinesi saranno sottotitolati in italiano proprio perché la scelta fatta, non è volta ad attirare più pubblico cinese ma cerca, nel suo piccolo, di concretizzare le parole “integrazione” e “condivisione culturale”. Seguendo questa linea di principio, nei pomeriggi di domani e venerdì 9 giugno, sarà inoltre possibile assistere alla rassegna “Integrazione razziale”, una quindicina di cortometraggi fuori concorso che esporranno punti di vista diversi, di come gli autori italiani vedono gli stranieri in Italia oggi.

Il Prato Film Festival ha dedicato una rassegna cinematografica al grande regista genovese Pietro Germi, iniziando a settembre 2015 la proiezione di alcuni dei suoi film che hanno segnato la storia del cinema italiano. L’omaggio a Germi, che durante lo scorso festival era stato rivolto a Mario Monicelli, continuerà anche durante la presente manifestazione.

Fino al 12 giugno sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica presso il Cassero Medievale di Prato, dove sono esposte foto inedite dei set di alcuni capolavori del regista Germi e l’11 giugno, giornata conclusiva del festival, verrà proiettato il film “Sedotta e Abbandonata”, alla presenza degli attori protagonisti del film, Lando Buzzanca e Aldo Puglisi e di Edoardo Nevola, storico interprete dei film di Germi.

La più grande novità del Prato Film Festival 2016 sarà sicuramente l’introduzione in concorso dei lungometraggi. Sette lungometraggi selezionati, tra autori esordienti: “Il ministro”, “L’amore non perdona”, “Né Giulietta né Romeo”, “Asino vola”, “La prima volta di mia figlia”, “L’Universale” e “Un posto sicuro” che verranno votati da una giuria d’eccezione. Presieduta dal regista Neri Parenti, sarà composta dagli attori Ivano Marescotti e Giovanni Esposito, dai critici cinematografici Guido Barlozzetti e Fabrizio Borghini e infine da Blasco Giurato, direttore della fotografia, famoso per aver lavorato con il regista Giuseppe Tornatore in “Nuovo Cinema Paradiso”. Attraverso la proiezione di questi lungometraggi, l’obiettivo del festival sarà quello di mostrare opere di registi che altrimenti il pubblico non avrebbe occasione di conoscere e offrire l’opportunità di vederle all’interno di una storica sala cinematografica, il cinema Eden di Prato.

Ad ogni proiezione saranno presenti diversi ospiti, tra autori e attori protagonisti, fra i quali, solo per citarne alcuni, l’attrice pratese Antonella Fattori, gli attori Marco D’Amore, Matilde Gioli, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Veronica Pivetti, Riccardo Rossi, e i registi Giorgio Amato e Federico Micali.

Saranno cinque giorni da non perdere. Promettenti e intensi. Un’opportunità esclusiva per vedere lungometraggi e cortometraggi inediti.