Fa tappa all’Obihall di Firenze il 13, 14 e 15 gennaio, lo spettacolo di Luciano Melchionna “Dignità di Autonome di Prostituzione”.

Sarà che ormai quando si parla di prostitute la mente va dritta ai viali delle Cascine dove “signorine” baffute dai polpacci torniti e le labbra gonfie attendono la clientela appoggiate ad una Punto giallo ocra; ma un tempo, nemmeno troppo lontano, il mestiere più antico del mondo aveva ancora il suo fascino e soprattutto la sua dignità professionale.

foto-serena-mazzottaIl format creato da Betta Cianchini e dello stesso Luciano Melchionna, portato in giro ormai da quasi un decennio, parte proprio da questo, dall’idea che gli artisti, diciamocelo, sono tutti un po’ puttane, e allora che lo siano come si deve ovvero abili adescatori in vestaglia di pizzo e ciabattine pelose.

Gli spettatori hanno a disposizione un tot di monete con le quali acquistare le performances che consistono in un monologo, un balletto o un’installazione della durata di 10/15 minuti, basate perlopiù su scritti originali ispirati ai testi classici e contemporanei del teatro.

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Starà alla maitresse che gestisce il bordello e alla bravura degli artisti arruffianarsi
quanti più clienti possibile, starà agli spettatori invece calarsi nella parte del turista in cerca di regali in un suk magrebino, alternando melodrammi e sceneggiate, per spuntare il prezzo più basso.

Chiuso l’affare ci si apparta a consumare, da soli o in gruppo a seconda che si preferisca un classico tête a tête, un menage a trois o una più allegra gang bang, d’altra parte i gusti son gusti e i soldi ognuno se li sputtana come vuole.

Per info, orari e prezzi: www.dadp.it
Ticket on-line: www.obihall.it

 

di Iacopo Bianchi
(foto di Serena Mazzotta)