È nei momenti di solitudine che a volte gli oggetti che ci circondano cambiano forma e funzione. Prendi un oggetto dalla tua vita quotidiana, guardalo, maneggialo, usalo, giocaci. Ed ecco che l’oggetto, decontestualizzato e privato della sua funzione originaria, diventa altro. Si piega all’idea e si plasma in elemento mitologico.

Nella personale “Party of Onedi Anna Rose sono esposte una selezione di fotografie, installazioni video (riprodotti in loop) e sculture, che ritraggono la stessa artista con alcuni di questi oggetti quotidiani. I movimenti ripetuti, le gestualità inconsuete, la trasformazione della forma fisica fanno percepire allo spettatore due forze: quella statica della solitudine e quella dinamica del gioco. Due energie contrapposte, ma allo stesso tempo complementari.

Un binomio inscindibile dal quale scaturisce senz’altro una riflessione sulla vanità della cultura contemporanea e sull’autoconsapevolezza dell’Io. L’uomo contemporaneo guarda e vuole essere guardato, vive in un luogo non luogo, in un tempo che è diventato continua routine. Un loop. Anna Rose è di origini americane, Massachusetts, ma vive e lavora in Italia dal 2004.  Ha conseguito il Post-Baccalaureate in Studio Art certificate al SACI nel 2007 e si è laureata in arte (Master of fine Arts) a San Francisco Art Institute.

A Firenze è tra le fondatrici di Creative People in Florence, un’associazione culturale che promuove e favorisce lo sviluppo dell’arte contemporanea in città. Artista eclettica, esprime la sua creatività approcciandosi a molte forme artistiche: fotografia, video, costumi, sculture, installazioni. La relazione tra corpo e paesaggio, il gioco, la fluidità dell’identità sono le tematiche che spesso si ritrovano all’interno delle sue opere.

 

La mostra “Party of One” è visitabile fino al 15 di ottobre presso la Galleria Maidoff del SACI (Studio Arts College International Florence) in via Sant’Egidio 14.

Tutti i giorni, negli orari: lunedì – venerdì, 9.00 – 19.00 – sabato e domenica, 13.00 – 19.00.

Ingresso libero.