La cultura del deserto a pochi passi dal polmone verde della città gigliata. Un contrasto che, per diverse e inaspettate ragioni, è diventato il tema centrale della nona edizione del Festival au Désert Firenze, che per la prima volta si svolgerà all’interno degli spazi della Manifattura Tabacchi, dal 30 giugno al 3 luglio.

Il festival si avvicina a festeggiare i 10 anni; la novità di farlo nella Manifattura Tabacchi e la situazione geopolitica ci ha spinto verso la tematica del contrasto – spiega il direttore artistico Maurizio Busia“anche perché da sempre l’evento ha lo scopo di essere portatore di esigenze politiche e sociali, oltre ad avvicinare musicisti attraverso l’incontro di culture lontane, lavorando con la musica africana, quasi prettamente femminile di popoli nomadi. Organizzare questa edizione è stato però particolarmente complicato, soprattutto per la chiusura del programma: diversi gruppi non hanno ottenuto i visti per il viaggio, con interi tour annullati, come successo ai congolesi Konono n.1”.

Ibaaku

Ibaaku – foto Jean Baptiste Joire

Contrasti che questa nuova edizione vuole rappresentare anche attraverso numerose novità: “Non solo Mali e Tuareg, dove ha origine il festival, quest’anno ospiteremo diversi artisti come Baba Sissoko (Mali), Ibaaku (Senegal), Ballaké Sissoko (Mali), Clap Clap (Italia), Les Filles de Illighadad (Niger), Acid Arab (Francia) – continua Busia – presentando ogni sera un concerto legato alla tradizione musicale di riferimento e, a seguire, artisti che lavorano sull’elettronica, proiettata verso il futuro ma anche vicina alla cultura africana”.

Non solo: per tutti e quattro i giorni di festival, dalle 19:00 si terranno incontri, attività per le famiglie, proiezioni, percorsi gastronomici e reading all’insegna del tema del transito e della migrazione.

 Acid Arab (Francia)

Acid Arab

L’evento, nato originariamente nel paese africano del Mali nel 2001 per ricordare i raduni annuali dei tuareg a Timbuctu, dove i nomadi, oltre a scambiarsi notizie e beni, festeggiavano con canti e balli, dal 2010 ha la sua edizione fiorentina grazie alla collaborazione del Festival au Désert di Essakane, in Mali, e la Fondazione Fabbrica Europa. “Il festival è a ingresso libero fino ad esaurimento posti e, a causa della forte riscontro che stiamo già registrando con il pubblico, è consigliato arrivare presto per godersi tutti gli eventi”, fanno sapere gli organizzatori.

www.festivalaudesertfirenze.com

 

di Jacopo Aiazzi