sconosciuto

Un evento che ci piace sempre tanto il RIVER TO RIVER Florence Indian Film Festival che da 14 anni porta i colori, la musica, i sapori e soprattutto il cinema dell’India a Firenze, con sempre maggiore attenzione alla realtà e alla contemporaneità di questo paese lontano, che, come ci ha spiegato Selvaggia Velo (ideatrice e direttrice del Festival) nella bella intervista realizzata lo scorso anno, ci assomiglia molto.

 

Il super ospite che animerà il festival in questa quattordicesima edizione – al Cinema Odeon dal 6 al 12 dicembre – sarà Irrfan Khan che ad una carriera di successo in patria ha affiancato numerosi ruoli in super produzioni hollywoodiane e film indipendenti come Vita di Pi (in cui interpreta Pi da adulto), The Millionaire di Danny Boyle, The Amazing Spider-Man e Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson. All’attore, a cui il Sindaco di Firenze Dario Nardella consegnerà le chiavi della città, sarà dedicata la prima retrospettiva europea dei suoi film con Qissa di Anup Singh, storia di una bambina cresciuta come un maschio dal padre e data in sposo ad una ragazza, Paan Singh Tomar di Tigmanshu Dhulia biopic sul soldato dell’esercito indiano campione dei 3000 metri costretto a diventare un fuorilegge e il cult Il destino nel nome di Mira Nair sulle vicissitudini di una coppia indiana a New. Saranno inoltre proposti sette episodi della terza stagione della serie americana Hbo In Treatment con Gabriel Byrne di cui l’attore è stato protagonista.

Durante la conferenza stampa di presentazione Selvaggia ci ha elencato gli altri appuntamenti da non perdere, a cominciare dal film d’apertura sabato 6 dicembre Finding Fanny commedia on the road, grande successo al botteghino indiano, sul ritrovamento a distanza di 30 anni di una lettera d’amore mai consegnata e il conseguente viaggio dei cinque protagonisti alla ricerca della destinataria.

Tra i lungometraggi in concorso la commedia M Cream di Agneya Singh, storia di formazione di un gruppo di amici alla ricerca di una mitologica tipologia di hashish, Mrs. Scooter di Shiladitya Moulik, su una ragazza che corre incontro all’amore a bordo di una vespa, Fandry di Nagraj Manjule con ancora una storia d’amore questa volta sullo sfondo dell’India degli esclusi, Sold del regista Premio Oscar Jeffrey Brown, che incontrerà il pubblico in sala, sullo sfruttamento della prostituzione minorile nei bordelli di Calcutta e I am Yours di Iram Haq sulle vicende di una giovane madre single indo norvegese che vive ad Oslo con la difficoltà di far coesistere due culture tra amore e solitudine.

Energie rinnovabili, sport, X Factor in stile Bollywood e ancora tanta musica e danza nella selezione di documentari Doc India: Goonga Pehelwan sulle vicende dell’omonimo campione di lotta indiano non udente e la sua corsa alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio del 2016, Chronicles of a temple painter storia di un uomo hindu che salva una neonata musulmana dallo scoppio di una bomba nella cittadina di Hyderabad, That elephant from the bridge silenzioso ritratto della vita di un circo indiano; Champ of the camp su un concorso canoro in stile Bollywood a cui partecipano ogni anno moltissimi operai indiani che lavorano negli Emirati Arabi alla ricerca di un riscatto da una vita difficile e lontana dagli affetti.

E inoltre fuori concorso Upaj sull’incontro professionale e umano tra il guru della danza kathak Pandit Chitresh Das e la tap star afro americana Jason Smith, Narmada – Power to the people sul mastodontico progetto di costruzione di un ponte sulla diga del fiume Narmada e Zakir Hussain: Sessions docu-intervista a uno dei più conosciuti suonatori di tabla viventi che sarà in collegamento via skype con il pubblico dell’Odeon.

Domenica 7 e Mercoledì 10 dicembre i cortometraggi: nella prima giornata storie di vita quotidiana mentre nella seconda l’amore in tutte le sue declinazioni.

Novità assoluta di River to River 2014 Online Stories ovvero internet, social e generazione di “registi 2.0”. In programma Hank and Asha sull’amore ai tempi di internet nella storia d’amicizia tra una ragazza indiana che studia a Praga e un solitario newyorkese; Acceptance di Matthew Chan (presente in sala con i due attori Vinesh Nagrani e Pierre Cassini) storia autobiografica del regista, il cui compagno di stanza, grazie alla complicità dei social network, inganna gli amici fingendo di essere entrato ad Harvard e Diary Of an Overly Reactive Middle Aged Teenager di Prashant Sehgal, il ‘webcam diary’ di Saski, aspirante attrice a Mumbai.

E sempre in tema di giovani autori giovedì 11 saranno presentate le opere degli allievi di 3 delle maggiori scuole di cinema indiane.

La chiusura del River to River sarà affidata alle atmosfere di Bollywood, con le canzoni e i colori di Ram Leela un appassionante Romeo e Giulietta tra musiche e scenografie da sogno.

Eventi collaterali dedicati all’arte e ai diritti umani: il 9 dicembre alle 19 al Museo Marino Marini l’opening di River to River – OFF una rassegna dedicata alla video-arte indiana.

Al Museo Stibbert martedì 9, mercoledì 10 e venerdì 12, presentando il biglietto delle proiezioni di River to River, visite guidate alla collezione indiana con curiosità sul rapporto tra Stibbert e India.

Il 10 dicembre in occasione della giornata dedicata ai Diritti Umani presentazione del libro La scelta di Samir di Valeria Benatti
alla Fondazione Kennedy di Via Ghibellina.

River to River non finisce alla 50 Giorni ma prosegue a Roma il 13 e 14 dicembre presso il Nuovo Cinema Aquila per una due giorni di film e inaugurerà il nuovo anno allo Spazio Oberdan di Milano a febbraio 2015.

Per la prima volta nel mese di marzo 2015 il River to River Florence Indian Film Festival approderà con il “best of” dell’edizione fiorentina anche a Mumbai, in collaborazione con Pocket Films di Mumbai.

Per orari, costi e convenzioni www.rivertoriver.it