LUNEDÌ 4
GIANNA NANNINI
Mandela Forum (FI)

Suona giusto il 4, come i milioni di euri che pare che la Giannona Nazionale debba rendere al fisco quindi tipo dare a noi se la vogliamo mettere semplice. In-

somma, la Gianna c’ha quel ghigno furbesco e un po’ merda che a me m’ha sempre buttato di fuori, mi fa sempre venire voglia di passarla a prende col Buste (leggi “booster”) e urlagli “o Giannaaaa, scendi vai che si va a giocare a biliardino a Grassina!” E lei scende con gli stivali, i jeans, la maglietta di Bon Jovi e il chiodo, mi da una tegola nel coppino e mi dice “Eunt’avevo detto maremma lupa mannara di non urlà sotto casa dei miei. Deficente.” e poi sale senza casco e mi dice “Vai” e fuma una Marl- boro rossa morbida.

da GIOVEDÌ 7
FABBRICA EUROPA
Varie Location (FI)

Bene, è toccato a me il boxino su Fabbrica Europa e c’è da fare i seri perché hanno anche preso la pubblici- tà e dice la Matilde Sereni che questo mese ci s’ha una

copertina che lèvati. Comunque mi appello alla mia libertà e dico una cosa vera. Che Fabbrica Europa è per intenditori e chi la critica o è uno sempre contro ed è meglio che vada a vivere su facebook, o non ci arriva e cazzi sua o non ci vuole arrivare e, di fronte alla pigrizia mentale, si sa, non ho mai pena. Spero che quest’anno ci venga la gente curiosa. Perché se non sei curioso e vai vedere quello già sai che ti aspetti piano piano ti aspetterai sempre meno e mancherai di sorpresa. E senza sorpresa sei fregato ciccio.

GIOVEDÌ 14
MARCO MASINI
Obihall (FI)

PUBLIC SERVICE BROADCASTING
Spazio Alfieri (FI)

Per calcolare la distanza artistica tra Marco Masini e i Public Service Bro- adcasting bisogna fare a piedi la distanza tra lo Spazio Alfieri e l’Obihal la domenica all’ora di pranzo quando nel pomeriggio c’è Fiorentina – Juve con addosso la maglia dei gobbi di Roberto Baggio e un cartello in mano “Batigol ciuccia la banana”.

Però io sono convinto che il concerto di Marco Masini sia sempre un passo oltre. Intanto non viene mai ricordato come colui che sdoganò definitivamente le bandane ai concerti. Ricordo la bandana “Vaffanculo”, intramontabile. Poi io mi sento sempre di più di dargli fiducia perché con quest’aspetto hipster from Peretola sono sicuro sta per tirare fuori il vero meglio di se.

DOMENICA 17
FRANCESCO NUTI: ANDATA, CADUTA E RITORNO
Teatro della Pergola (FI)

Esiste un legame tra me e Francesco Nuti che si comprime e dilata come un ciuffo ciccione di riccioli che ti rimbalza in fronte quando corri. Resta uno dei personaggi al quale mi sono ispirato, al quale ho chiesto consiglio, al quale ho chiesto “che fareb- be lui, ora, qui”, senza mai averci scambiato mezza parola. È la nostalgia, l’aria da furbetto che già sa che l’astuzia lo porterà al danno e anche alla beffa, lo sguardo che sa dove andare a colpire e la lingua che sa perfetta- mente cosa farà rompere. E per me è sempre in Stregati, la scena al porto

con Ornella Muti. E me lo tengo stretto così.

da MARTEDÌ 19 a VENERDÌ 22
LA FAMIGLIA CAMPIONE
Teatro della Pergola (FI)

Bene, giusto soffermarsi su Gli Omini senza voler to- gliere il lavoro al barbuto Tommaso Chimenti, vero faro illuminante e guida della critica teatrale.
Gli Omini è gente in gamba. Poi per carità, c’è pieno

a Firenze di gente in gamba a teatro. Ma a me che non ci vado volentieri sembra sempre di essere circondato da persone che si sentono molto ani- mali da palco e trattatori (si dice? Quelli che trattano. Si dice no? Se non si dice lo invento io) del teatro ma che alla fine pare recitino per loro e non per gli altri, gente che vive in un selfie-animato. Invece Gli Omini “ar- rivano” a tutti, per dirla alla The Voice. E arrivano bene, arrivano eccome, arrivano che alla fine é come se tu fossi sul palco con loro con una storia che parla di te e della tu zia. E non è banale, anzi. Si meritano un boxino e io mi meriterei una pomiciata con Francesca Sarteanesi che mi garba un monte.

SABATO 23
MICAH P. HINSON
Teatro Puccini (FI)

SIXTO RODRIGUEZ
Teatro Verdi (FI)

Grande musica in città. Il primo lo consiglio a i forti, a quelli che sanno ascoltare musica senza ingrigirsi, senza pensare sempre a immedesimar- si, senza pensare “ora pubblico questa su Facebook così vediamo cose si capisce a chi voglio dire e che cosa”, a quelli che apprezzano i toni pacati, introversi, che accarezzano.

Il secondo spero si tolga di dosso l’aria di flop che i suoi live in Italia del 2014 hanno alzato come un polverone dopo la storia straordinaria del documentario “Sugar Man” e mi sa che forse un boxino gli si era anche dedicato.

Anche qui, basta essere più realistici e meno sentimentali, le storie sono anche il modo in cui vengono raccontate, e la musica è soprattutto il modo in cui viene interpretata.
Senti là, manco Luzzatto Fegiz.

SABATO 30
PAOLO VALLESI & FRIENDS
OutOf Music (FI)

In un mese sia Marco Masini che Paolo Vallessi, ma stiamo scherzando? Ma stiamo tornando ai ruggenti anni ‘90 post-Zarrillo quando l’aria di speranza cra-

xiana veniva spazzata via dai testi finto-ottimisti di una generazione di autori e cantanti che andavano a manetta nei juke-box delle sale giochi? Mi ricordo la grande hit “La forza della vita” che in provincia veniva subi- taneamente sostituita con “fica” e venivano fuori dei capolavori popolari eccezionali. Secondo me tra l’altro Massimo Di Cataldo aveva il poster di Paolo Vallesi in camera.