Siamo arrivati in quel periodo dell’anno che non amo particolarmente: l’estate.

 

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Quel momento in cui la luce è accecante, il caldo appiccica i capelli e se non sei abbronzata tutti ti domandano “quando vai in vacanza?” invece di chiederti “come stai?”.

Sono un animale invernale, da sempre, da quando ero piccola e i miei genitori mi costringevano ad andare (e pure sorridente!) ai famosi centri estivi, dove avrei fatto un corso intensivo di tennis per due settimane.

Al di là di questa triste parentesi della mia infanzia, no, non amo questi mesi infuocati perché spesso trascorrendoli in città, mi ritrovo a boccheggiare come un pesciolino fuor d’acqua. Devo confessare che nonostante negli ultimi anni le metropoli d’estate offrano valide alternative alle mancate ferie, spesso il quartiere dove vivo si può paragonare ad un deserto dei tartari, oppure a quelle cittadine del far west dove la strada ribolle: ogni negozio è chiuso, perfino la farmacia e allora non ti rimane che andare al supermercato che invece è sempre aperto e chiacchierare con gli anziani mentre sei in fila alla cassa… ma vuoi mettere almeno li dentro c’è l’aria condizionata!

 

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Ok sì, va bene, sono un po’ come la volpe che non arriva all’uva: l’ideale in estate è il mare, quell’ambiente naturale dove si sta in ciabatte e calzoni corti dalla mattina alla sera, con quel mood un po’ selvaggio da Laguna Blu, che mi affascina tanto. Sì! In costume da bagno dalla mattina alla sera, senza fronzoli, senza borse con computer o palmari, senza telefonini che squillano o email di lavoro, senza la sveglia o il minimo scandire del tempo, senza l’ora della cena o del pranzo, senza aperitivi di circostanza, senza stupide feste dove vige il dress code in bianco, senza trucco sul viso, senza messa in piega, senza televisioni accese. Ci sei solo tu, il profumo del vento che viene dal mare, una bottiglia d’acqua, un telo ed il costume.

 

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Andando in vacanza non può mancare proprio il costume in valigia, ma vi prego non fatevi prendere dalla moda di quelli in ciniglia o velluto, perché francamente, sono materiali pessimi per la spiaggia, vanno bene solo per una foto patinata sul giornale. Se posso darvi una mia personale dritta quest’anno c’è un prepotente ritorno a linee semplici, colori primari come la terra, il mattone, il verde oliva. Naturalmente il costume intero è presente, ma anche il bikini un po’ meno tradizionale, formato da un top semplice e diritto e da uno slip abbastanza alto e sgambato, linee tipiche degli anni ’90. Costumi di questo tipo saranno realmente perfetti per trascorrere un’intera giornata sulla spiaggia, dalla mattina fino al tramonto, l’ora migliore in assoluto.

 

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In vacanza è la semplicità che vince, riappropriarsi del proprio tempo senza limitazioni, magari con i piedi a mollo!

Baci

Lula.