di Tazio Andrei 

In questi ultimi giorni di consigliata e intelligente self quarantena ho rimesso i panni dello Psicologo; armatura che in realtà indosso spesso part time e in qualche attività lavorativa che porto avanti in parallelo al mio lavoro principale. Ho pensato di scrivere alcune note utili per impiegare e gestire al meglio il tempo che abbiamo a disposizione in questi giorni. 

Il rischio di scrivere cose banali è frequente ma guardandomi indietro in questi primi 5 giorni ho scoperto che, consapevolmente e inconsciamente, ho messo già a sistema delle piccole strategie quotidiane che mi aiutando ad organizzare la mia giornata: i rituali

I rituali sono molto importanti perché ciascuno di essi ci mette a disposizione un piccolo obiettivo da raggiungere. Una volta raggiunto l’obiettivo ci gratifichiamo e stiamo meglio. Da sempre l’uomo si è evoluto anche grazie ai propri rituali orientanti al soddisfacimento di bisogni sempre più complessi. Questi comportamenti ci trasmettono una forza e un supporto enorme. Ho cercato di riassumere i rituali che ho messo in pista in questo isolamento, anche se sono certo con il passare dei giorni ne troverò di nuovi. L’unico reale sforzo è “promettere a se stessi” di portare a termine i nostri rituali quotidiani. 

Rifare il letto

È uno dei rituali che faccio tutti i giorni, anche quando devo andare a lavoro. Inizio cosi la giornata smarcando, dalla mia personale lista “to do”, la prima azione. Poche mosse ormai ottimizzare come il Pit-Stop della Ferrari e il gioco è fatto. Certo quando si tratta di cambiare le lenzuola e far entrare il piumone dentro il suo apposito sacco le operazioni sono molto più complesse, quasi circensi direi. Infatti un paio di giorni fa mi sono incartato faticando sette camicie per sistemarlo. Rifare il proprio letto è un comportamento semplice e queste ultime mattine ho cercato di eseguire il compito nel miglior modo possibile, allineano i cuscini e togliendo le fastidiose pieghe del copri materasso. Peraltro il “rifarsi il letto” è utilizzato in molte strategie e tecniche psicologiche che hanno l’obiettivo del cambiamento e della crescita personale

Prepararsi per andare a lavoro

Anche se non devo andare in ufficio, dopo una rapida doccia, mi vesto come se dovessi uscire di casa. Non ti vestire con gli “abiti da casa”; curare la propria persona è fondamentale anche in queste situazioni e ci allontana dallo status di malati continuando a rafforzare le nostre abitudini quotidiane. 

Da lunedì a venerdì si lavora

Anche se molti di noi sono a casa senza lavorare oppure lavorando con lo smartworking è utile organizzare la propria giornata come se ci dovessimo recare in ufficio. Infatti ho deciso di creare il rituale della nuova edizione della colazione facendo spazio a cibi più sani tradendo, di fatto, l’amato bar: pezzo salato – cornetto – spuma bionda e caffè. Vestito di tutto punto sono pronto per adempiere alle mansioni lavorative davanti al PC. Anche in un momento storico come questo c’è sempre qualcosa da fare, riorganizzare o da pianificare per il futuro. 

Trascuriamo tutti qualcosa

È l’occasione giusta per riprendersi un po’ di tempo che la nostra normale quotidianità ci ruba spesso. Poter leggere i libri che ho comprato mesi fa, smarcare la lista dei film candidati agli Oscar che mi impongo di vedere ogni anno, migliorare con lo studio della musica e della chitarra (40 minuti di studio al giorno sono sufficienti per vedere risultati alla velocità della luce).

La telefonata rimandata

Ho fatto una lista e tutti i giorni telefono a 3 persone che è un po’ di tempo che non sento oppure che ultimamente ho sentito poco, rimandando “al primo aperitivo” il reciproco aggiornamento. Peraltro la tecnologia a disposizione è una figata: video chiamate, video chiamate di gruppo e aperitivi homemade in video chat! Onestamente, dopo ore ed ore senza vedere una faccia umana, è una bella e piacevole sorpresa potersi guardare anche se solo attraverso lo schermo.

Fitness

Questo è il rituale che mi pesa di più perché non sono abituato e, chi mi conosce può testimoniare, questo si “vede a occhio nudo”. Tutti noi, ben nascosti negli armadi, abbiamo alcuni attrezzi per allenarci. Ma si può fare attività fisica anche senza avere degli attrezzi. Sarà sufficiente un tappeto ben pulito, una sedia robusta, un asciugamano da utilizzare al posto di una fascia elastica e un paio di bottiglie piene di acqua. Si possono scaricare applicazioni gratuite che impostando dei veri e propri programmi di allenamento oppure seguire dei workout su YouTube. 

Una sana alimentazione

Personalmente mangio fuori casa spesso: colazione e pranzo tutti i giorni e qualche volta anche a cena. Pur facendo attenzione alla qualità del cibo, non è certo uno stile di vita salutare. Ottimi giorni questi, per regolare la propria alimentazione dandoci degli obiettivi quotidiani che stimoleranno la nostra motivazione: poco cibo, cibo sano e molta acqua che fa sempre bene (che – purtroppo – non ci protegge dal Virus!). Per chi volesse assegnarsi un ulteriore rituale può divertirsi seguendo ricette disponibili online ed imparare così a cucinare qualcosa di nuovo e più elaborato. Questo lo ripeto a me stesso da qualche giorno e dovrei darci dentro a mille, perché i miei amici mi sfottono sostenendo, con incontestabili motivazioni, che ai fornelli sono un vero disastro. Però ho trovato un sito molto interessante e ho provato alcune semplici ricette. Who knows?!..che si la volta buona che imparo a cucinare?

Prendere appunti

Ritagliarsi 15 o 30 minuti al giorno per riportare su carta, come in un diario giornaliero, quello che stiamo vivendo (le nostre emozioni oppure quello che vorremmo fare una volta superata questa emergenza). Questi appunti ci offriranno un ricordo da leggere tra qualche anno, una testimonianza di giorni che, se pur difficili, sono la storia della nostra vita. Inoltre possiamo annotarci cose fare, progettare oppure scrivere storie di fantasia e poesie. 

La scrittura è spesso utilizzata come metodo di aiuto in tanti percorsi e tecniche di psicoterapia, coaching e training (anche nello sport professionistico); lo scrivere aiuta a placare le ansie distaccando la persona dai problemi del qui ed ora. 

Pensiero creativo

Con molto tempo a disposizione si fatica a organizzare la propria giornata, il rischio è di perdersi nel fare un po’ di tutto e niente. Alcuni dei rituali che suggerisco contribuiscono a tenerci impegnati ed attivi. Ma c’è il rovescio della medaglia: l’ozio, che non è da sottovalutare o allontanare. Dedicare 30 minuti, oppure 1 ora, per rilassarsi comodamente sul divano a pensare agli aspetti più diversi della nostra vita è salutare. Il lavoro, gli affetti, l’amore ecc. Pensiamo alle cose per noi più interessanti sforzandoci di approcciarle in modo totalmente diverso. E’ molto utile ed efficace. Andando contro il nostro pensiero abituale e muovendoci nella direzione diametralmente opposta, potremmo “parlare a noi stessi” e scoprire aspetti sconosciuti del nostro carattere

Fare due passi

Vivo in campagna, sulle prime colline che circondano la città. Normalmente sono costretto a fare un lungo viaggio in auto per recarmi a lavoro. Non è una situazione molto comoda per la vita di tutti i giorni; gli amici fanno fatica a “passare a trovarti” e se dimentichi lo zucchero devi riprendere l’auto e dirigere verso il centro. Ma in questi giorni lo stesso aspetto mostra il suo lato positivo: abitare in un luogo isolato mi permette di uscire di casa a fare delle passeggiate 2 volte al giorno. Per essere sicuro di non incontrare nessuno esco la mattina presto alle 6:30 e poi alle 22:00, dopo aver cenato. Percorro strade bianche e viottoli nel bosco intorno casa. La mattina, con il primo sole, vivo uno spettacolo che rincuora e fa respirare a pieni polmoni. Beh, questo ultimo rituale è consigliabile solamente a chi abita in zone isolate. Se abitassi in città, sia in centro che in altri quartieri, rispetterei il must di questi giorni, unendomi al coro del “restiamo a casa”.