Tra i tanti progetti costretti a subire un brusco rallentamento e che adesso, finalmente, possono riprendere il loro cammino, c’è quello che ha visto per la prima volta il coinvolgimento delle creazioni di Stile Biologico (l’Atelier di Piazza Pitti 6/r) e il film indipendente The Last Fighter di Alessandro Baccini. 

«La mia incursione nel mondo del cinema è nata grazie all’incontro con l’attrice Shari Fontani, protagonista del film» ci racconta Debora di Stile Biologico che per The Last Fighter ha realizzato outfit in fibre naturali con cotone e lino biologici. «Mi piaceva l’idea di unire il concetto di sostenibilità al cinema e ho affrontato questa esperienza come una nuova possibilità. Io adoro le collaborazioni e credo che, più che mai adesso, l’unione faccia la forza. Per Shari ho realizzato anche due abiti che ha indossato per la promozione del film: uno in lana bio e l’altro, in 100% lino biologico non tinto, che possiamo definire un capo biodegradabile». 

La passione di Debora per la moda, e per il cinema, hanno radici nell’infanzia: «Tutte le donne della mia famiglia si sono dedicate al cucito, a partire dalla mia bisnonna. Fa parte del mio DNA e ora spetta a me e a mia madre continuare a onorare questa tradizione. Adoro i film che raccontano il passato in cui si possono ammirare trine, merletti, seta e ricami fatti a mano. Vado matta per tutte le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Jane Austen proprio per il romanticismo raccontato attraverso i costumi». 

Un’idea di femminilità ispirata dai grandi stilisti del passato, Dior su tutti, e un’attenzione costante alla moda sostenibile e alla valorizzazione del lavoro artigianale che, dopo i mesi di chiusura, torna a splendere nell’Atelier di Piazza Pitti. 

«In questi mesi è stato davvero bello ricevere messaggi dai nostri clienti che vivono all’estero e che volevano sapere come stavamo affrontando questa situazione. Ci ha riempito il cuore».