di Niccolò Protti

Armonia è la parola chiave che guida l’edizione 2020/2021 delle Residenze d’artista, progetto artistico multidisciplinare realizzato a Manifattura Tabacchi da NAM – Not A Museum, che quest’anno giunge al suo terzo ed ultimo atto. 

Le residenze d’artista sono, secondo l’idea del suo ideatore e curatore Sergio Risaliti, un modo “per dare vita ad una sorta di Nuovo Rinascimento all’interno di Firenze”. Proprio da questa spinta è nato l’impulso di credere in tale iniziativa, che consiste nel selezionare sei artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti per offrirgli uno studio, un alloggio, un budget per vivere, oltre a degli importanti workshop con altri artisti affermati: “vogliamo” – prosegue Risaliti – “che Manifattura Tabacchi non sia solo una vetrina ma anche un laboratorio” in modo tale da rendere il complesso di edifici “un nuovo centro in un policentro moderno come vuole essere Firenze”.

La presentazione di questa ultima edizione è stata l’occasione sia per introdurre il concetto di Armonia come parola guida di questa annata (andando a chiudere il trittico con Cura e Meraviglia), sia per incontrare i sei artisti da poco insediatisi nelle residenze. Dopo essere stati introdotti sia da Risaliti che dal loro tutor Paolo Parise – artista e docente dell’Accademia delle Belle Arti – i giovani hanno avuto l’opportunità di presentare i risultati del loro primo lavoro: in occasione della rassegna su futuro e sostenibilità God is Green che si terrà dal 9 al 18 Ottobre sempre a Manifattura Tabacchi, è stato chiesto agli artisti di preparare un manifesto a tema green che verrà poi esposto all’interno della mostra/iperoggetto; ognuno dei resident ha poi avuto la possibilità di spiegare il proprio progetto e, successivamente, di aprire le porte della propria officina creativa, mostrandone gli interni – spogli alcuni, ordinati e sulla tinte color terra altri, pareti blu e parole di carta inchiodate al muro altri ancora – e rispondendo alle curiosità dei presenti circa il loro lavoro.