di Niccolò Protti

Le Recluse è un originale mazzo di carte ambientate ai tempi della pandemia che potrebbe essere un’ idea regalo originale e divertente di Natale per esorcizzare il momento che stiamo vivendo. Ma andiamo con ordine e iniziamo a raccontarvi la storia di questo inusuale progetto.

Laura Marianera dello studio creativo Progetto Undici ha contratto il Covid a fine agosto, durante una cena con delle amiche, e ha trascorso oltre 40 giorni in isolamento in attesa che il tampone risultasse negativo: «Ero molto preoccupata perché tutta la mia famiglia a Campobasso era positiva, mio nonno stava sempre peggio (e purtroppo non c’è più), le chiamate di “aggiornamento” non erano confortanti e il mio umore era a terra. Dopo giornate passate in pigiama e a letto ho deciso che dovevo ascoltare chi mi diceva “dai su distraiti, fai qualcosa” e lì è iniziato tutto. Ho deciso di tirare fuori la tavoletta grafica e di realizzare qualcosa per le mie amiche, per occupare la testa».

le recluse carte da gioco

Era sotto la doccia – ci confessa – quando le è venuto in mente di ribaltare la situazione ed esorcizzarla ricorrendo alla sua creatività. È nato così il progetto “Le Recluse”una rivisitazione (ahinoi) attualissima delle carte da gioco napoletane: «Ho iniziato a pensare a oggetti formati da 4 elementi, e sulla base anche di altri progetti che ci sono online, ho deciso che le carte potevano essere il supporto perfetto. Questo tipo di supporto ti dà la possibilità di raccontare ed esaltare la storia singola di ogni seme e contemporaneamente raccontare la storia di un gruppo».

Ecco, dunque, che i semi tradizionali vengono rimpiazzati da simboli che ormai fanno parte della vita di tutti i giorni: spade diventa tamponi, coppe si trasforma in mascherine, bastoni si fa termometri, denari prende le sembianze di un virus.

«È nato come un gioco», commenta Laura, «e ha sicuramente esorcizzato il momento, a ogni illustrazione mi confrontavo con il mio ragazzo (solo lui era a conoscenza della mia idea) e a ogni carta terminata era un momento di allegria».

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Dopodiché, una volta ultimata la realizzazione del progetto, non rimaneva che mostrare i risultati alle amiche«Chiaramente, essendo loro direttamente interessate, sono state le prima a vedere le carte. Ho stampato dei prototipi e li ho portati a Campobasso. Naturalmente sono state super contente, si sono emozionate quando ho mostrato loro i primi prototipi (ho aspettato di vederle dal vivo) e devo dire che sono le mie supporter più attive».

Le carte sono disponibili in pre-order scrivendo alla mail [email protected] oppure sulla pagina Instagram: instagram.com/progettoundici/