Di Camilla Biondi, Arturo Mugnai, Federica Valeri

“Il Natale non mi è mai piaciuto. Livelli di stress altissimi, per poi ritrovarsi il 25 pomeriggio con la sensazione di aver mangiato troppo e un senso di delusione diffusa, della serie: ma come, tutto qui? Negli ultimi anni, con la scusa delle ferie per l’appunto proprio in quel periodo, sono sempre partito per qualche viaggio, zaino in spalla e guida alla mano. Al ritorno mi facevo perdonare portando souvenir e mostrando le foto delle mie avventure e nessuno si è mai lamentato troppo per la mia assenza. Quest’anno però questa opzione è decisamente poco praticabile e quindi le chiedo: esiste un modo per uscirne sani di mente?”.

Matteo

Natale, è quel periodo così intenso in tutto, dalle luci per strada alle vetrine piene di addobbi e prelibatezze, dai litigi su pandoro vs panettone alla scelta della location del pranzo. 

È per eccellenza il momento dei ritrovi, degli aggiornamenti reciproci, delle domande incuriosite, a volte scomode, dei parenti che non vedi da tempo, ma è anche il momento dei ricordi. 

Torna alla mente il volto di chi a quella tavola non c’è più e in questo giorno la sua assenza diventa ancora più presente. Si riaffacciano alla mente i festeggiamenti degli anni prima, e con loro gli inevitabili confronti e paragoni, così come riaffiorano le dinamiche familiari dalle quali, con più o meno fatica, ci siamo allontanati e tutto ad un tratto diventano attuali, di nuovo. 

Per questo, Matteo, comprendo la sua strategia; anche perché è in buona compagnia. Le persone si suddividono tendenzialmente in due gruppi, i supporter del Natale, che iniziano a vestirsi di rosso e fare il conto alla rovescia da inizio novembre e quelli che, come lei, vorrebbero passare dal 24, forse anche 23, direttamente al 26 senza passare dal via. 

Quest’anno è tutto diverso e nell’anno dell’incertezza anche il Natale non fa eccezioni, per cui diventa difficile immaginare come, dove e con chi festeggeremo. Forse la sua avventura per questa volta Matteo sarà proprio questa: immergersi e riscoprire le tradizioni, i malumori e gli affetti vicini, con l’aggiunta dell’effetto suspance dato dalla connessione instabile. 

Tra i tanti scenari possibili chissà, magari ci ritroveremo tutti a fare un brindisi online, augurandoci non sappiamo bene cosa, forse di passare semplicemente una giornata serena senza guardare troppo avanti, né troppo indietro. Ovunque voi siate, con chiunque siate.

Sigismondo Froddini

Una rubrica a cura di SpazioPosso. 

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Il dott. Sigismondo Froddini vi risponderà in questo spazio.