Siamo a gennaio, il tempo passa insieme alle stagioni, insieme ai colori. La neve scende e ricopre i colori. Tutto è bianco, la nostra ora del tè è bianca.

Bianca e soffice come la neve, dalla consistenza friabile, la meringa si scioglie in bocca

Il pasticcere svizzero Gasparini ne realizzò una per conquistare il cuore della principessa Maria, promessa sposa del re Luigi XV. 

Il procedimento era molto semplice: montò a neve gli albumi d’uovo con lo zucchero, poi passò l’impasto in forno per asciugarlo e dare al dolciume la friabilità che lo contraddistingue.

Da quel momento la meringa si diffuse rapidamente in tutta Europa, conquistando perfino la regina Elisabetta I, che la soprannominò “kiss”. Bianca e soffice come una nuvola, pochi sanno che questa specialità deve il suo nome alla cittadina svizzera Meiringen, di qui era originario Gasparini. 

Il tè che ci accompagna oggi è argenteo, leggero, con un basso contenuto di caffeina e con più antiossidanti degli altri tè. Si tratta di un tè bianco: il Baihao yinzhen, anche detto “silver needle”.

meringa

È originario della provincia del Fujian, nel sud-est della Cina, zona famosa per la produzione di tè bianco. 

In particolare, sono quelli provenienti dalla città di Fuding, sul confine con la provincia dello Zhejiang, a essere considerati i più pregiati. 

Un tè così elegante merita di essere assaggiato seguendo il rito orientale, preparato con la gaiwan, una tazza provvista di piattino e coperchietto, utilizzata in Cina sia per bere che per preparare il tè. È uno degli strumenti protagonisti del Congfu Cha, l’arte cinese di preparare il tè, da molti conosciuta come cerimonia del tè cinese. La tazza con il coperchio (questo è il significato di Gaiwan) è l’inizio dell’evoluzione, in età Ming (1368-1644), di una ciotola larga che veniva impiegata per le infusioni e il consumo di tè. 

La tua lista della spesa

  • 4 albumi
  • 200 g di zucchero semolato

Procedimento

Scaldare a 80°. Montate a neve ferma gli albumi in una ciotola ben pulita (assicuratevi che non vi siano residui di grasso, che impedirebbe più di ogni atra cosa la riuscita). Consiglio di montare gli albumi con delle fruste elettriche o una planetaria, in entrambi i casi a una potenza piuttosto elevata. Non appena gli albumi iniziano a diventare bianchi, iniziate ad aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta, per evitare di smontare gli albumi. Continuate a sbattere gli albumi fino al completo assorbimento dello zucchero, e aggiungete 5 gocce di limone. 

Date l’ultima mescolata con le fruste e, una volta montati a neve ferma gli albumi, munirtevi di una sac à poche e una bocchetta a stella, ma potete anche utilizzare un cucchiaio e fare dei ciuffetti. Disponete il composto sulla teglia rivestita di carta forno ed infornate per 3-4 ore, dipende dal vostro gusto personale, se le amate più croccanti o più morbide al loro interno. 

Dovrebbero rimanere bianche e non subire la maiardizzazione, il processo di colorazione dovuto alla presenza dello zucchero e delle temperature alte. Il limone dovrebbe aiutare a garantire il colore della neve.

La temperatura del forno rimane bassa per tutta la durata della cottura, le meringhe hanno una preparazione molto veloce, ma una cottura molto lenta. Una volta pronte sono ottime se appaiate con in mezzo la panna montata!

Non esagerate con i cucchiaini di zucchero nel tè per colmare i vostri dispiaceri, le meringhe fanno già il loro dovere!