di Aura Fico

Save the date! Da oggi fino al 29 agosto Palazzo Strozzi presenta American Art 1961-2001, una mostra che ci porta lontano nel tempo e nello spazio, con oltre 80 opere, attraverso un percorso cronologico che affronta il periodo più florido della storia artistica degli Stati Uniti.

Dagli anni Sessanta con le opere di Claes Oldenburg, Roy Lichtenstein, la figura della donna di Cindy Sherman e la “Sixteen Jackies” di Andy Warhol fino ad arrivare al padre della danza contemporanea Merce Cunnigham. 

Foto: Ela Bialkowska OKNO Studio

La mostra ci trasporta nei decenni fino ad arrivare agli anni Novanta e Duemila in cui appaiono figure di riferimento per la comunità afroamericana come Kerry James Marshall e Lorna Simpson,o artisti che ci presentano l’identità americana attraverso la satira sociale, come Paul McCarthy. 

53 artisti che affrontano diverse tematiche come lo sviluppo della società dei consumi, la contaminazione tra le arti, le lotte per i diritti civili, ognuno con il proprio tratto distintivo, raccontandoci la storia di un paese che non è  fatto solo di sogni. 

Foto: Ela Bialkowska OKNO Studio

A cura di Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi) American Art 1961-2001 mette in luce le contraddizioni che toccano la politica e la società americane e globali, in una riflessione che ci accompagna per tutta l’esposizione.

Grazie alla collaborazione tra Palazzo Strozzi ed il Walker Art Center di Minneapolis è possibile vedere opere mai esposte in Europa in un progetto sostenuto dal Comune di Firenze, la Regione Toscana, Fondazione CR Firenze Enel e premium sponsor Gucci. 

Info e prenotazioni:  https://www.palazzostrozzi.org/biglietti-e-orari/