Cloe ha un desiderio, vuole lo zainetto di Spider-man per il suo primo giorno di scuola, e non ci trova nulla di strano, ma il mondo che la circonda sa che i supereroi sono per i maschi e le principesse per le femmine; ma questo a Cloe proprio non interessa. 

Da qui inizia il viaggio di Cloe, protagonista del cortometraggio “Mi piace Spider-man e allora?” di Federico Micali e prodotto da Dnart (casa di produzione cinematografica con sede a Firenze), scritto con Serena Mannelli e ispirato all’omonimo libro di Giorgia Vezzoli che sarà presentato in prima italiana il 4 giugno al cinema La Compagnia.

Domande e interrogativi semplici, come quelli dei bambini, per scoprire gli stereotipi di genere e quanto le nostre azioni e parole quotidiane siano frutto di pregiudizi o abitudini che sono dure a morire

“Gli occhi di una bambina diventano spesso la lente con cui un padre inizia a riscoprire il mondo che lo circonda. E così anche io, attraverso le domande e le osservazioni delle mie due figlie, mi sono scoperto a meravigliarmi di un mondo fatto a compartimenti stagni, in cui le bambine sono subissate fin da piccole da Cenerentole (con Principi Azzurri annessi) o dalle forme anoressiche dei riferimenti femminili, dall’onnipresente colore rosa e dalle immancabili coroncine da principessa” spiega Federico Micali.

Vincitore del Bando Non Violenza: lo schiaffo più forte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il supporto di ACF Fiorentina e di Regione Toscana, il cortometraggio, distribuito da Premiere, parteciperà a festival internazionali e sarà proiettato nei cinema in Italia e avrà anche un percorso di didattica nelle scuole attraverso proiezioni, incontri, un corso di formazione per docenti ed un kit didattico multimediale realizzato sempre da DNARt.