Una vita cui basti trovarsi faccia a faccia con la morte per esserne sfregiata e spezzata, forse non è altro che un fragile vetro
(Yukio Mishima, 1970)

Vulcano intellettuale, approda nelle sale delle ex carceri delle Murate Fukushi Ito, artista giapponese di fama internazionale, premiata dall’Imperatore stesso con la Medaglia d’Onore col Nastro Blu Scuro, altissima onorificenza nipponica.

Fukushi ci racconta tramite la sua mostra intitolata “Mishima Code” la poetica e la letteratura di Yukio Mishima, scrittore e guerriero giapponese. Mishima (1925-1970) fu un intellettuale militante e acceso nazionalista autore di importantissimi saggi famosi in tutto il mondo. Seguace del Bushido, codice d’onore giapponese, si fece anche contaminare culturalmente dalla letteratura e dalla filosofia europea.

Rigettò la svolta globalista del Giappone successiva al dopo guerra, tanto che il suo profondo disprezzo sfociò in un suicidio rituale ottenuto tramite un gesto di auto-determinazione definito Seppuku” (meglio conosciuto come “harakiri”) nella sede delle Forze Armate di Difesa a Tokio.
Omosessuale e padre, occidentalizzato e nazionalista, dandy e guerriero, cultore dello spirito ma anche del corpo, incarna appieno le contraddizioni degli intellettuali novecenteschi.

L’artista destruttura e ricostruisce l’immagine di Yukio usando le sue espressioni facciali, che ben rappresentano le sue contraddizioni e sono la manifestazione del suo pensiero metafisico, volto a glorificare la dimensione estetica, filosofica e spirituale del Giappone; la corporeità ha un ruolo da protagonista siccome ben ne riporta l’essenza terrena.

Ito fa della sua pratica artistica un’esplorazione dell’Universo, con una ricerca che fa incontrare l’Oriente con l’Occidente, ma anche l’arte materiale con l’arte digitale, in una danza estetica tra le immagini dello spazio ed i potenti volti dello scrittore, opere arricchite da degli intensi colori che corrispondono ai sentimenti ad esse legate.

Parla così della sua raccolta Fukushi Ito: “Vivendo da 40 anni qua in Occidente ricerco anch’io un’identità persa giapponese, empatizzo con il suo spirito. Naturalmente non sono d’accordo con tutto quello che ha detto e ha fatto Mishima, ma questa mostra è un invito a rispettare ed a riflettere razionalmente sulla sua vita e sulle sue idee, riconoscendo la grandezza di questa figura.”

L’esposizione sarà visitabile dal 1° luglio al 3 settembre dalle 14:30 alle 19:30 (chiuso il lunedì e domenica) a Firenze presso MAD (Murate Art District), ingresso gratuito.

Per ulteriori informazioni:

Mishima Code-Fukushi Ito
https://www.murateartdistrict.it/mishima-code/