di Riccardo Morandi e Daniele Pasquini

In 100 numeri di Lungarno abbiamo raccontato il meglio dei fatti e della cultura cittadina. Stavolta vogliamo celebrare i momenti peggiori del più popolare degli aggregatori urbani: la Fiorentina. Ecco allora 11 episodi e 11 giocatori: tristi, imbarazzanti o tragici. Perché anche delle cose brutte è bene fare memoria.


MAGLIE IMBARAZZANTI PRESENTAZIONE MAGLIA 2012-13
Cambio sponsor tecnico da Lotto a Joma (che ai tempi pareva una marca di latticini): la terza maglia della Fiorentina metà bianca e metà rossa non può essere usata in gare ufficiali. La lezione è che non sempre un fantino del palio di Siena può calciare un pallone in serie A.

BOTTE IN PANCHINA – DELIO ROSSI vs LJIAIC
2 maggio 2012, una scena degna di Dario Argento. L’allenatore della Fiorentina Delio Rossi prende a cazzotti un calciatore in diretta tv. A ripensarci il problema non era la scazzottata, ma il fatto che la Fiorentina stesse perdendo col Novara.

COME FAI A NON VINCERE
FIORENTINABORUSSIA MONCHENGLADGBACH 2-4
Eravamo allo stadio, avevamo vinto 1 a 0 in Germania, vincevamo 2 a 0 in casa e ne prendiamo 4. Come farsi tamponare da uno quando hai già il paraurti posteriore rotto, godere, e scendendo dalla macchina rigare lo sportello di una Maserati che stava passando.

DISCOPATIE EQUIVOCHE
La Fiorentina di Paulo Sousa, lanciata in zone alte della classifica, nel 2016 ingaggia a gennaio un difensore dal nome esotico, Benalouane, affetto da ernia al disco. Che ovviamente non gioca mai, staziona a Firenze ma torna dopo alcuni mesi e qualche puntura di Voltaren a vincere la Premier League in Inghilterra. Misteri dei farmaci.

LA NATURA E LO SPORT
Sano e vegeto come nell’orto botanico di Palermo, il simbolo del lockdown e della struttura del Franchi rimane un fico cresciuto rigoglioso in Curva Fiesole.

FIORENTINA WOMEN’S
Utilizzate ad uopo spesso per mascherare le partite perse dalla compagine maschile, hanno fomentato migliaia di persone ad avvicinarsi al calcio femminile, abbattendo barriere e pregiudizi. Poi hanno iniziato a perdere anche loro.

BEPPE IACHINI
La riprova che essere perseverante, anche se non particolarmente dotato, può funzionare: del resto anche Damon Hill ha vinto un mondiale di Formula Uno. L’importante è non crederci troppo, perché abbiamo visto la peggiore Fiorentina degli ultimi dieci anni con questo signore, il cui grido “gioca, gioca” è rimasto nei nostri cuori.

FIORENTINA – JUVENTUS
Non so se è vero che ciò che non uccide fortifica, ma una cosa del genere lascia un segno indelebile. Dopo lo 0-5 del 2012 non abbiamo parlato per almeno tre giorni. Poco più di un anno dopo, l’incubo sembra ripetersi con la Juve che il 20 Ottobre 2013 va in vantaggio per 2 a 0 al Franchi. Poi nel secondo tempo succede qualcosa che altro che Jacobs nei 100 metri a Tokyo. A Novoli abbiamo visto due pazzi montare uno scaleo in mezzo alla strada con la bandiera viola. #4-2.

CERCI E LA PASSEGGIATA FELINA
Alessio Cerci, il Thierry Henry di Valmontone, venne avvistato in San Frediano con un gatto al guinzaglio. L’episodio finì sui giornali e confermò che l’esterno viola, oltre che antipatico, era pure bizzarro. Cerci smentì. Confermata dai fatti invece l’astuzia mediatica della fidanzata che per farsi ben volere offese a più riprese i tifosi viola sui propri social, facendo il pieno di simpatia.

L’ERBA BUONA
Estate 2015, sessione di calciomercato deludente, Mario Suarez e Gilberto non scaldano certo l’ambiente. Ecco allora una conferenza stampa per la presentazione del nuovo investimento: il manto erboso del Franchi. Tifosi in visibilio.

murale Davide Astori
foto: Fotocronache Germogli

CIAO DAVIDE
Il 3 marzo del 2017 il capitano della Fiorentina, Davide Astori, è a Udine in trasferta con la squadra. Il mattino seguente, giorno della partita, non si sveglia. Il dolore per la sua morte fermerà il campionato, ma al cordoglio istituzionale si aggiungerà, di domenica in domenica, il rito dello stadio tutto: da anni, al 13esimo minuto di ogni partita, dedica un tributo al capitano.