di Amanda Martín-Dombrowski

Nel suo progetto fotografico “(UN)VAXXED”, Francesco Andreoli documenta la complessa tematica della vaccinazione in Italia, tornata al centro dell’attenzione con l’insorgere del Covid-19. È sua madre, infermiera nel reparto vaccinazioni dell’ospedale Ramazzini di Carpi, che con i suoi aneddoti quotidiani suscita il suo interesse per l’argomento: “Certe persone quando vengono in ambulatorio tremano per tutto il tempo della visita, sono terrorizzate dall’idea di farsi vaccinare, e non è la paura dell’ago ma del vaccino”.

La curiosità di comprendere i motivi che spingono così tante persone a non accettare i vaccini lo porta a realizzare quella che lui chiama una “foto-inchiesta”. Nel corso del lavoro ha intervistato e ritratto persone di ogni età ed estrazione sociale provenienti da varie parti d’Italia: ricercatori, scienziati, sportivi, bambini, registi, avvocati, militari. Per Francesco è chiaro che non ci sono solo persone “No vax” e persone “Sì vax” e con le sue fotografie ricostruisce, senza giudizi, la panoramica delle sfumature che esistono tra le due posizioni, VAXXED o UNVAXXED.

Foto: Francesco Andreoli

Nel suo lavoro Francesco dimostra sensibilità per la cura della luce e gioca abilmente con ombre e riflessi. Includendo dettagli e larghi piani paesaggistici, affiancando ritratti e fotografie still life, alcune delle quali realizzate in studio, e riportandoci alla prima vaccinazione contro il vaiolo attraverso un’illustrazione storica, il fotografo combina elementi e stili diversi per raccontare la complessità del tema della vaccinazione.

Foto: Francesco Andreoli

Nato nel 1996 a Carpi, Francesco Andreoli ha studiato alla scuola LABA e attualmente vive e lavora come fotografo a Firenze. (UN)VAXXED è stato pubblicato su D La Repubblica, ha vinto il premio per il miglior portfolio under 30 del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia e il premio RESET di Sistema Festival Fotografia.

Instagram: @phandreoli